lunedì 18 maggio 2009

www.puglialibre.it

Ci siamo trasferiti su WWW.PUGLIALIBRE.IT, il primo portale sulla piccola e media editoria pugliese, sito Internet della rivista on line PugliaLibre. Libri a km zero. Tutto l'archivio di questo blog è recuperabile sul nuovo sito.

martedì 21 aprile 2009

"La luna e il garofano rosso" di Giancarlo Picci

Il giovanissimo Giancarlo Picci, classe 1990, nato a Castromediano, nel Salento, e studente del liceo classico "Virgilio" di Lecce, ha pubblicato il suo primo romanzo con la casa editrice Il Raggio Verde, dal titolo La luna e il garofano rosso (pp. 104, euro 8), primo volume della collana YY / Yellow Young diretta dal giornalista Salvatore Costa, che si prefigge di dare visibilità alle scritture under 30 con particolare attenzione alle incursioni nel genere poliziesco. Giancarlo Picci da quattro anni studia dizione e recitazione con la scuola di teatro del regista Salvatore Della Villa. Ha preso parte alla rappresentazione teatrale “Il piccolo principe”.

Come si legge in quarta di copertina, nel romanzo di Picci «è possibile riconoscere l’eco di storie delittuose che sconvolgono il nostro tempo. Nell’invenzione romanzesca l’autore prova a ricostruire e risolvere un caso emblematico, la morte di un giovane ai piedi del faro Palascia di Otranto, primo anello di una serie di delitti legati tra loro da un misterioso garofano rosso». La prefazione al romanzo è a cura di Antonietta Fulvio, direttrice editoriale delle edizioni Il Raggio Verde srl, giovane casa editrice salentna presente nei giorni scorsi alla rassegna libraria Expolibro a Bari. Fulvio scrive nella prefazione: «Nel solco del cliché poliziesco alla Agatha Christie a sbrogliare la matassa con la sua indagine è una donna, che dopo un’esperienza lavorativa nel nord Italia ritorna nella propria terra, il Salento». «Se al lettore - conclude - potrà sembrare per certi versi incomprensibile, e forse un po' abusato, l’utilizzo del dialetto salentino, la scelta linguistica va letta invece come segno tangibile dell’amore per la propria terra, oltre che consapevole orgoglio per le proprie radici quale punto di partenza per costruire la propria identità».

lunedì 20 aprile 2009

"Le risorse dell'Ofanto" di R.M. Dellisanti

Il recente terremoto di L’Aquila ha dimostrato a tutta Italia quanto importante possa dimostrarsi la prevenzione nei casi di improvvisi disastri. Eppure in Puglia, nei pressi della foce del fiume Ofanto, già dal 2006 il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, insieme al ricercatore e geologo Mario Tozzi, hanno messo in guardia le Amministrazioni locali circa la realizzazione di opere urbanistiche a ridosso del letto del fiume, ma rimanendo inascoltati. Eppure tutte le ricerche ritengono altamente probabile un’esondazione dell’Ofanto proprio nella zona della foce nei prossimi anni, e le prime avvisaglie si sono già manifestate lo scorso inverno.

È questo solo uno degli aspetti rimarcati da Ruggiero Maria Dellisanti nel suo nuovo libro dal titolo Le risorse dell’Ofanto. Economia e ambiente nella valle del fiume (pp. 208, euro 16) pubblicato dalla Stilo Editrice con una prefazione del prof. Giorgio Nebbia. Il geologo barlettano torna dunque a occuparsi del più lungo fiume della Puglia cantato da Orazio, e lo fa tracciando con precisione i due poli opposti del rischio ideogeologico e della valorizzazione del territorio della valle del fiume dai quali dipende il futuro dell’Ofanto. Il fiume è sottoposto all’aggressione antropica da circa trent’anni, ma né la magistratura né lo status di “area protetta” hanno finora salvaguardato l’ambiente dal rischio di disastri ambientali. Il tutto nel silenzio quasi generale delle Amministrazioni locali preposte alla tutela del territorio ofantino.

D’altra parte, Dellisanti indaga minuziosamente le straordinarie opportunità che un’economia sostenibile offre nel territorio del bacino idrografico dell’Ofanto, dalla sorgente in Irpinia fino alla foce nella Bat, attraverso una molteplicità di itinerari turistici a basso impatto ambientale. Opportunità per creare ricchezza che il nuovo parco regionale potrebbe far decollare definitivamente, se venissero meno le resistenze, talvolta aggressive, di lobby che mirano all’utilizzo di quelle aree a fini edilizi o per la collocazione di nuovi siti inquinanti. Uno sviluppo del bacino dell’Ofanto è dunque possibile, se solo la popolazione che ne abita la valle ne diventasse pienamente cosciente. Per acquistare il volume, clicca qui.

venerdì 17 aprile 2009

EXPOLIBRO 2009: aggiornamenti

Discreta partecipazione quest'oggi a Expolibro, la rassegna editoriale di Expolevante in corso alla Fiera del Levante e che proseguirà fino a domenica sera. A parziale integrazione del post di due giorni fa, segnalo che tra le altre case editrici pugliesi presenti vi sono anche, in un unico stand, Besa e Controluce. Per il resto, le case editrici partecipanti sono le stesse annunciate alla vigilia. Va ricordato che Expolibro torna a Bari dopo quattro anni di assenza, e dopo che lo scorso anno la stessa rassegna primaverile Expolevante sul tempo libero era stata annullata.

Da segnalare anche le dichiarazioni di alcuni importanti esponenti del mondo editoriale pugliese all'apertura della rassegna fieristica di quest'anno. Se per Maria Laterza «ExpoLibro colmerà un vuoto, visto che, almeno in Puglia, come manifestazione fieristica c'era rimasta solo la Città del Libro di Campi Salentina». Per questi motivi, continua Laterza, «come casa editrice legata al territorio non potevamo non esserci». L'organizzatore della manifestazione, il critico cinematografico Carlo Gentile, ha invece sottolineato come quelle di quest'anno possano definirsi le prove generali per un definitivo rilancio di ExpoLibro da avverarsi nel 2010, quando «dovrebbe essere sganciata da Expolevante e dunque vivere di vita propria. E l'anno prossimo Expolibro avrà un focus monotematico sulla Russia, esplorata dalla letteratura al cinema». Una voce critica è invece quella levatasi da Claudia Coga delle Edizioni Dedalo, che sottolinea come «Le edizioni del passato sono sempre state deludenti: in questo senso, credo che l'errore di fondo sia inserire la manifestazione all'interno di Expolevante, fra camper e braccialetti che hanno sempre avuto la meglio sui libri».

giovedì 16 aprile 2009

Due raccolte di poesie dalla provincia di Taranto

Due raccolte di poesie sono state di recente presentate in provincia di Taranto. La prima (nellimmagine la copertina) è la raccolta di Antonio Bicchierri di San Giorgio Jonico, che ha pubblicato con la Ismeca Libri di Bologna un libro con Cd Audio delle sue poesie dal titolo In volo... nella leggerezza dell'essere (pp. 74, euro 14). Si tratta della seconda raccolta pubblicata di Bicchierri dopo numerosi riconoscimenti in premi letterari in giro per l'Italia. Quello dell'amore viscerale per la propria terra, per le sue tradizioni popolari, è sicuramente il tema principale dell'opera di Bicchierri. Quello della raccolta di Bicchierri, i cui proventi delle vendite andranno devoluti in beneficenza, è stato scritto, è «Un volo introspettivo dell’anima con un linguaggio magico che trasfigura la realtà, imprimendole la leggerezza del sogno e dell’essere nostra fragile provvisiorietà».


La seconda raccolta di poesie, presentata due settimane fa nel Palazzo della Provincia di Taranto, è quello della tarantina Angela Agrusti, dal titolo Il diario dell'anima (pp. 128, euro 10), pubblicato dalle Edizioni Giuseppe Laterza nella collana "Omaggio ad Onofrio Martinelli", celebre pittore pugliese del Novecento. Come si legge in quarta di copertina sull'opera di Agrusti, «Ancora una volta le donne del sud ed in particolare le poetesse del sud sanno far breccia nel cuore dei lettori. E come le donne del sud, l’autrice consapevole del valore della sensibilità femminile che deve spesso essere protetta, racconta dell’autodeterminazione quotidiana di una donna che non mente a se sessa ma che non vuole rinunciare a quei potenti motori del pensiero umano che sono il sogno e la fantasia».

mercoledì 15 aprile 2009

Da domani torna EXPOLIBRO

Il padiglione 9 della Fiera del Levante da domani, giovedì 16 aprile, a domenica 19, sarà il luogo che sancirà il ritorno di una fiera del libro a Bari, Expolibro, nell'ambito di Expolevante, la rassegna fieristica del tempo libero in programma negli stessi giorni. L'ingresso è gratuito ed è aperto dalle ore 10 alle ore 22. La Puglia sarà presente con gli stands di numerose piccole e medie case editrici, spesso protagoniste di queste pagine con le loro pubblicazioni: dalla Stilo Editrice, a Schena Editore, da Antonio Dellisanti Editore a Bastogi Editrice, da Florestano a Palomar, e poi ancora Dedalo, Il Raggio Verde, Adda, Giuseppe Laterza, Progedit, Edizioni del Poggio, Rotas, Secop, Cacucci. A questo elenco vanno ad aggiungersi importanti case editrici nazionali come Minimum Fax, Nottetempo, Voland, Marco y Marcos, Instar Libri, Iperborea, Manifesto Libri. Saranno poi presenti l'associazione Presidi del Libro, la Libreria Roma di Bari, Salento Books. Un'occhio particolare va poi dato agli editori stranieri, quest'anno provenienti dall'Est europeo: Albania, Ungheria, Slovacchia, Croazia, Repubblica Ceca.

Ricco è anche l'elenco degli eventi e delle presentazioni di libri pugliesi e non solo all'interno del padiglione 9, con pubblicazioni centrate sul tema della rassegna fieristica di quest'anno, l'East Side. Solo per limitarsi agli editori pugliesi, comunque, si segnalano, per giovedì 16 aprile, la presentazione di Tutti pazzi per Federico II di Renato Russo (Rotas); per venerdì 17, i tre libri Besa La poetessa diffamata di V. Baruh, Supporti per i sogni di V. Bajac e Sesso ucraino di O. Zabuzcho; sabato 18 sarà la volta di Abbecedario dei diritti dell'infanzia di L. Rsumovic (Secop), Ora Ke C 6 di A. D'Eri Viesti (Dellisanti), Puglia fuori strada di V. Stagnani (Progedit). Domenica, infine, verranno presentati i volumi di Mario Laterza, Quattro ore nell'aldilà (Progedit) e Gli uccelli del cielo (Controluce) di A. Vasile.

martedì 14 aprile 2009

"Il sito industriale di Adolfo Colosso a Ugento"

Solo poche settimane fa avevamo segnalato l'importante contributo di Antonio Monte, scritto con Valentina Pennetta, sul sito industriale di San Pietro Vernotico, in particolare sulla sua ex distilleria nei pressi della stazione ferroviaria. Dello stesso autore è stato da poco pubblicato un nuovo volume, stavolta curato in collaborazione con Ilaria Montillo, che porta alla luce un nuovo frammento della storia industriale salentina, dal titolo Il sito industriale di Adolfo Colosso a Ugento. Tra storia e patrimonio (pp. 240, euro 15). Il libro, pubblicato da Crace Editore (Centro Ricerche Ambiente Cultura Economia) di Perugia, fa parte del lavoro svolto dall’Istituto per i beni archeologici e monumentali di Lecce (Consiglio nazionale delle ricerche) e fa parte del progetto: «I beni del patrimonio industriale del territorio di Ugento» cofinanziato dalla Regione nel programma delle Attività culturali 2007-2009. L’attività di ricerca è stata svolta in collaborazione con l’Associazione Italiana per il Patrimonio archeologico industriale (Aipai).

Il volume comprende in realtà tre saggi: il primo è quello che dà il nome al volume ed è scritto dai due curatori. Il secondo, dal titolo Adolfo Colosso: benemerito viticoltore, bonificatore e imprenditore agrario è stato scritto da Franco Antonio Mastrolia, mentre il terzo saggio è di Claudio Bottazzo e Antonio Monte e s'intitola Da sito produttivo a polo museale: recupero e riuso dell’opificio industriale. Il sito industriale di Adolfo Colosso, illuminato agronomo salentino, si caratterizzava per essere suddiviso in diversi apparati produttivi: l'enopolio, l'oleificio, il molino, il saponificio, il sansificio. Come si legge in quarta di copertina, «Il Salento vanta questa attenzione anche per merito di Amministratori locali sensibili, circondati da validi riferimenti nel proporre e realizzare le loro idee di progetti di recupero e valorizzazione di un percorso di frantoi ipogei, di una distilleria, di alcuni stabilimenti vinicoli e altro. Il patrimonio industriale è della comunità, esso appartiene alla storia di ognuno che lo riconosce e lo rivendica. È ciò che è avvenuto anche a Ugento terra nota per il suo antichissimo trascorso di Municipio messapico e romano, ma anche custode di uno dei siti industriali più complessi e interessanti della Terra d’Otranto del XIX secolo».