DOI 10.4441/AE002
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Sommario
Editoriale, di Ada Manfreda
Articoli
Lo scoglio. Plasticità catartica tra scultura e performatività, di Francesco Paolo Romeo
Il fascino che evocava quello scoglio circondato dalle acque, solitario ma cosi comunicativo, diede l’energia allo scultore di fronteggiare un materiale tanto compatto, che invece di offrire appoggio alla sirena, la incorporava rendendolaprigioniera.
Hiphop bitches tra identità negate e sessualità romantica, di Antonio Bonatesta
Hip Hop come luogo mentale in cui disperazione ed evasione si inseguono a ritmo di un passato violato, un presente colonizzato, e un futuro poco “rosa”
Il territorio come rete di senso, di Veronica Miceli
L'hip hop come uno dei fenomeni del neo-tribalismo odierno
Subculture giovanili come pratiche significanti, di V.M.
L'hip hop come espressione di sub-culture che si riconoscono in forza di veri e propri micro-rituali sociali
Bagliori comunicativi e identità da sottosuolo, di Ezio Del Gottardo
Ad un certo punto una falla, uno squarcio nel rito cadenzato del vivere sociale: sono le “effervescenze estetiche”, legami sociali dai ritmi tribali, di difficile decodificazione
Pedagogia e cinema: Neverland di Marc Foster, di Valentina Perrone
Quando diciamo che l’ora della morte è incerta, rappresentiamo quell’ora come situata in uno spazio vago e lontano. Essa non ha per noi nessun rapporto con la giornata già iniziata. Per noi è impossibile che accada proprio questo pomeriggio, in cui l’impiego di tutte le ore è già stato ben definito. Ci vuole proprio molta immaginazione per non pensare tutto questo
I fili dell'immaginazione, di Ada Manfreda
La virtualità non è esperienza nuova e peculiare dell’uomo contemporaneo che fa uso delle tecnologie multimediali. L’esperienza della virtualità è tipica dell’uomo in quanto tale; è una sua facoltà, attuata da sempre, grazie alla naturale 'tecnologia' della mente, senza l'ausilio di strumenti della tecnica. Questa facoltà è l'immaginazione. Tuttalpiù in questi ultimi decenni si è avuto un processo di estroflessione della facoltà umana dell’immaginazione...
Quando anche la rivoluzione diventa a progetto, di Antonio Bonatesta
La rivolta delle banlieue, il Cpe francese e la Tav italiana ci hanno mostrato un nuovo tipo di conflitto politico. La rivoluzione è a progetto, temporanea nel senso di “a tempo determinato”, modulare nelle forme di aggregazione e di coinvolgimento territoriale
Dialogo tra differenze di genere, di Andrea Tarantino
Si dice a torto, che l’amore identifica. Ciò è vero soltanto nella simpatia, nelle affinità elettive, in cui noi cerchiamo ancora un bene da assimilare, una risonanza di noi stessi in un nostro simile. L’amore vero, invece, è creatore di distinzione, riconoscimento e volontà dell’altro in quanto altro.
Confronti
Is'to spiti tis mana, di Rocco De Santis
“is’to spiti tis mana”; nella casa della madre. Questo insieme di immagini, di suoni, di echi, avevano sempre avuto dentro di me un titolo che ne racchiudeva i significati: Salento. Come se tutto ciò che accadeva e riguardava questo lembo di terra, fosse esclusivo e, nella marginalità morfologica del suo territorio teatro di questi accadimenti, fosse staccato da vicende esterne.
Verso una modernità gassosa?, di Francesco Paolo Romeo
Lo stato di costante precarietà, insicurezza del proprio status sociale, incertezza del futuro e la fortissima sensazione di non essere padroni del presente si traduce nell’incapacità di elaborare e attuare progetti e paradossalmente di opporre resistenza ai mutamenti imposti
Illuminazioni
Taranthànatos (La morte della taranta), di Rocco De Santis
Un epigramma su "La Notte della Taranta", un po' esaltazione del ragno che induce a danza, un po' estetizzazione decontestualizzata di antiche ritualità, quasi ormai sommerse dal rumore dell'evento
Saggi
La cultura della privaciy, riflessioni in tre quadri, di Salvatore Colazzo
il problema della rivoluzione informatica è la possibilità per gli individui di godere di una privatezza
della vita personale.
L'ospite si racconta, di Piero Antonaci
Il concetto di ospitalità nell'Odissea. Dello stretto legame tra ospite e racconto. All'immagine del viaggio fa da contraltare quella del ristoro, del meritato riposo dalle fatiche. E' qui che l'ospite condivide i suoi momenti per il tramite del racconto, talvolta vero tal'altra fittizio, mentre certo è il mare, la grande pagina
bianca su cui l'ignoto narratore stende le sue parole.
Riscritture
Millenovecentoventisette, di Rocco De Santis
Ogni biografia, ascoltata o letta, è sempre anche un autobiografia perché attraverso le visualizzazioni di personaggi mai conosciuti e di territori mai visitati, si rinnova il rito della ricostruzione romanzesca del nostro dramma personale. Si apre un varco, si insinua una domanda
Rubriche
Recensioni
- F. Felice, S. Mannelli, Difendere e promuovere la libertà (Daniele Stasi)
- S. Colazzo, Insegnare e apprendere in rete (Demetrio Ria)
- G. Di Francesco (a cura di), Le competenze per l'occupabilità (Ada Manfreda)
Biblioteca di Amaltea 2, a cura di Ada Manfreda
Quasi un blog 2, a cura di Salvatore Colazzo